Sulle coste dell’Africa occidentale s’indicano col nome di Harmattan i venti della direzione di Nord Est o di Est Nord Est e raramente di Est, di ragguardevole intensità, molto asciutti e carichi di fine polvere. La direzione di tali venti coincide con quella dell’aliseo di Nord Est, ma essi penetrano nell’interno del continente africano e assumono frequenza variabile a seconda dello spostamento del massimo barometrico subtropicale.
Da alcuni, oltre ai predetti caratteri di siccità e di trasporto di sabbia, viene attribuito al Harmattan il raffreddamento dell’aria, da altri invece esso è considerato come vento caldo. Tale disaccordo proviene dal fatto che la maggior parte delle notizie in proposito si hanno dai velieri investiti da siffatti venti, i quali a seconda delle ore del giorno e anche della conformazione della costa possono presentare differenti caratteri termici.
Nel Senegal però, nel Sudan e lungo il Niger, ove predomina durante l’inverno, il Harmattan viene considerato come un vento che raddolcisce la temperatura dell’aria. Nelle Isole del Capo Verde e nelle coste vicine il Harmattan è di minore intensità e la polvere da esso trasportata non è abbondante. Sembra che per metà dei giorni dei mesi di dicembre, gennaio e febbraio si osservi tale vento con un’intensità variabile dal grado 3 al grado 5 della scala Beaufort.
(tratto Enciclopedia Treccani)